Dopo una lunga e prestigiosa carriera nell’ambito dell’arte applicata, che ha portato qualcuno a definirlo “Il miglior Art Director italiano di tutti i tempi”, Daniele Cima è progressivamente passato a cimentarsi con l’arte tout court.
Uno dei progetti artistici cui si è dedicato è “Upcycled Words”, il riciclo creativo delle parole della pubblicità che non sono mai state pubblicate.
Cima ha ripescato parole in origine nate per la pubblicità, scartate dai clienti e finite nel cestino della carta straccia, e le ha fatte rivivere dando loro una nuova identità e un nuovo significato.
Parole scartate perché forse considerate poco commerciali, riproposte in una veste che le priva definitivamente di qualsiasi intenzione mercantile e le trasferisce in una dimensione esclusivamente artistica.
Scrittura che diviene arte grafica, parole non più da leggere, ma da guardare.
“Upcycled Words” rappresenta il ripescaggio delle parole scritte da Sofia Ambrosini, Enrico Bonomini, Ambrogio Borsani, Aldo Cernuto, Marina Mander, Anna Montefusco, Roberto Parisi, Daniele Ravenna, Aldo Tanchis, Nicola Zanardi ma anche il ripescaggio di un linguaggio che rappresenta una delle più significative eredità del futurismo.
Uno dei progetti artistici cui si è dedicato è “Upcycled Words”, il riciclo creativo delle parole della pubblicità che non sono mai state pubblicate.
Cima ha ripescato parole in origine nate per la pubblicità, scartate dai clienti e finite nel cestino della carta straccia, e le ha fatte rivivere dando loro una nuova identità e un nuovo significato.
Parole scartate perché forse considerate poco commerciali, riproposte in una veste che le priva definitivamente di qualsiasi intenzione mercantile e le trasferisce in una dimensione esclusivamente artistica.
Scrittura che diviene arte grafica, parole non più da leggere, ma da guardare.
“Upcycled Words” rappresenta il ripescaggio delle parole scritte da Sofia Ambrosini, Enrico Bonomini, Ambrogio Borsani, Aldo Cernuto, Marina Mander, Anna Montefusco, Roberto Parisi, Daniele Ravenna, Aldo Tanchis, Nicola Zanardi ma anche il ripescaggio di un linguaggio che rappresenta una delle più significative eredità del futurismo.
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